«Quando sto bene non sono niente». Le parole di una studentessa mi risuonano ancora nella mente. È stata intercettata nel bagno della scuola mentre si tagliava. Gli atti di autolesionismo sono ormai frequenti, molti più di quello che pensiamo. E per ognuno che emerge, ce ne sono molti altri che non sappiamo. Perché le ragazze e i ragazzi sono bravissimi a nasconderli. A tutti, anche ai genitori.

Gli insegnanti vengono con la ragazza in presidenza. In questi casi è molto facile cadere nelle banalità. I rimproveri, paternalismi, i richiami alla responsabilità. “Non si fa, ti fai del male, ci fai preoccupare”. Così si finisce per parlare senza capire, senza ascoltare. Come se poi le storie fossero tutte uguali. Difficile comunque trovare le parole. «Ti va di dirci perché lo fai?», abbiamo provato a chiederle. «Perché quando sto bene non sono niente», ha appunto risposto.

«Eppure, a scuola sei qualcosa. Anzi, sei molto brava». Silenzio. Ma poi un po’ parla. E scopre squarci di un mondo interiore bellissimo che intravediamo soltanto. Le diciamo che dobbiamo avvertire casa. Lei chiede di no. «Perché poi si arrabbiano». «E perché si arrabbiano?». «Perché mi vogliono bene». «Sei minorenne, non possiamo non chiamarli. Ma chiederemo di non arrabbiarsi».

Arriva la madre, che capisce benissimo la situazione. Parliamo tutti insieme. Un insegnante coglie un punto significativo. «È importante che accetti di non essere perfetta, che metti in conto che le cose possano andare diversamente da come ti aspetti». Un altro aggiunge. «Magari la prossima volta prova a giocare d’anticipo, ci avvisi ed esci dalla classe con una tua compagna se senti l’istinto di ripetere quei gesti». Dico qualcosa anch’io. «Noi tutti ci siamo quando vuoi e come vuoi. Ma nessuno può sostituirsi a te. Solo tu puoi davvero trovare altre strade. Noi e gli psicologi possiamo solo aiutarti. Ora comunque vai a casa dalla tua famiglia».

La guardo uscire. Mi fa molta tenerezza e mi auguro davvero che riesca a trovare una strada nuova, il modo per non sentirsi di nuovo niente quando sta bene.