Confidenze personali.
Da bambino fino a prima di fare il preside sono sempre stato considerato schivo, introverso. Ai margini, anche nelle riunioni tra amici. Al cinema, non a caso, amo sedermi nei posti in fondo e laterali, se possibile. Mai avrei pensato che le cose sarebbero così cambiate.
Da quando faccio il preside, prima per una serie di ragioni fortuite e poi per una mia scelta, mi capita di prendere un microfono e di essere un po’ al centro della scena, con tutti i pro e i contro della cosa. Apprezzamenti e commenti malevoli. Ma questo non importa molto. Importa provare a dare un contributo per portare avanti le cose in cui crediamo, che ci stanno a cuore. E se essere un po’ conosciuto in certi ambienti può giovare alla causa, adesso lo accetto. Un tempo mi avrebbe dato molto fastidio.
Ma quello che vorrei dire, soprattutto alle mie studentesse e ai miei studenti, è che nella vita si può cambiare, anche profondamente. Scrollatevi di dosso le etichette che vi mettono gli altri, anche quelle che vi mettiamo noi a scuola. E sceglietevi le vostre. Poi magari negli anni ogni tanto cambiatele, per prenderne altre che in quel momento vi rappresentano di più.
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