In questi giorni gli adulti non stanno dando davvero una gran dimostrazione di sé. Il Governatore De Luca (ma non solo lui) continua a non seguire le indicazioni stabilite dal Governo sulla gestione del Covid, come se la sua regione fosse una Repubblica a parte, ma poi maltratta i cittadini della Campania che non si adeguano alle sue prescrizioni. A Castelfiorentino un padre e una madre offendono con parole irripetibili la loro figlia perché ama una ragazza, arrivando al punto di cacciarla di casa e disconoscerla. In una scuola un’insegnante, sostenuta incredibilmente da una serie di altri educatori, costringe una studentessa a mettersi una benda sugli occhi durante le interrogazioni, appellandosi al diritto di fare verifiche attendibili e dare valutazioni oggettive.
“Fermate il mondo, voglio scendere”, verrebbe da dire, sperando che ne passi un altro un po’ più civile su cui risalire. Tutti i giorni predichiamo ai nostri ragazzi il valore dell’esperienza e dello studio. Ma francamente non sembra che i capelli bianchi e i titoli di studio stiano dimostrando quel valore. Anzi. Verrebbe piuttosto da pensare il contrario. Paradossalmente il linguaggio e le azioni di molti dei nostri studenti sono più civili e rispettosi di quelli di alcuni adulti. Ma quello che colpisce di più è l’inconsapevolezza che gli stessi adulti hanno della loro incoerenza. Come può De Luca ignorare che non può chiedere ai cittadini campani il rispetto delle regole se lui è il primo a non rispettarle? Come possono dei genitori, con un linguaggio incivile, accusare la loro figlia di comportarsi in modo incivile? Come può un insegnante pensare di educare una studentessa dimostrando totale mancanza di fiducia in lei?
È francamente avvilente dover fare queste banali considerazioni e colpisce assistere nel 2021 a scene che paiono riportare il Medioevo nel Terzo Millennio. Davvero non si può dare mai nulla per scontato. Forse siamo di fronte ad alcuni dei tanti danni psicologici e sociali della pandemia. A cui però dovremmo cercare di porre rimedio. Magari cominciando a togliere le bende dai nostri occhi, invece di metterle sugli occhi dei ragazzi. Perché purtroppo avere la vista e l’udito evidentemente non ci evita di essere ciechi e sordi nelle relazioni con gli altri.