Cara Chiara, ancora non ce l’hai fatta. Ma ce la farai. Noi lo sappiamo. Ti avevamo conosciuta due anni fa. Eri venuta a scuola per un esame da privatista perché non riuscivi più a frequentare. Quella prova non era stata facile per te.
Quest’anno sei ritornata per un altro esame. Hai presentato domanda in autunno. Poi non ti abbiamo più sentita. Ti abbiamo richiamata e abbiamo capito che eri di nuovo alle prese con i tuoi fantasmi interiori. Ti abbiamo incontrata per darti fiducia, per incoraggiarti. A un certo punto ci hai fatto sapere che non ce la facevi. Allora ti abbiamo fatto fare gli scritti online, da casa, per consentirti di stare più tranquilla. Una prova l’hai completata, altre le hai comunque lasciate in bianco. Ti abbiamo detto di andare avanti, che non importava, che avremmo valutato il complesso delle cose, non la singola prova.
Poi arriva il giorno dell’orale. Tua madre ci dice che non ce la fai a venire. Decidiamo di rimandare alla settimana dopo. Abbiamo temuto che non ti saresti presentata. Invece arrivi. I tuoi genitori ti aspettano fuori. Tu sei tesissima. Quando gli insegnanti ti chiamano, ti siedi davanti a loro. Accenni a un problema di salute e poi non dici più nulla. Ci provano in tutti i modi. Niente. Rimani silenziosa. Esci e stai con noi in vicepresidenza. Cerchiamo di dirti che a volte non si può essere perfetti come vorresti tu, che dobbiamo accettare le nostre fragilità e dare quello che possiamo. Le tue mani rigide si distendono. Ti invitiamo a prenderti il tempo che ti serve. A un certo punto però sparisci. Ti cerchiamo e ti vediamo in giardino. Cammini da sola in preda ai tuoi pensieri. Chissà quali, chissà quanti. Noi ti guardiamo a distanza. Speriamo che succeda qualcosa, che tu rientri per fare l’esame. Invece arriva tua madre. «Mi spiace, Chiara non ce la fa, grazie di tutto».
Cara Chiara, non importa. Ognuno di noi ha la sua storia, la sua traiettoria di vita. Ma il tuo sguardo profondo ci è rimasto dentro. Ti pensiamo a combattere i tuoi demoni, a cercare di uscire dalla gabbia che ti imprigiona. Sei nascosta, ma ci sei. Noi ti abbiamo vista. Abbiamo visto la tua intelligenza, la tua sensibilità, la tua correttezza. Hai solo bisogno di tempo. Ti aspetteremo. Perché ce la farai. Noi lo sappiamo.