Sui giornali di questi giorni sono state pubblicate le frasi scritte da alcune scuole nei propri documenti ufficiali. Sono frasi in cui ci si vanta di essere eccellenti perché non sono presenti stranieri e disabili e gli studenti sono benestanti. Se non fosse stato messo nero su bianco, si stenterebbe a credere che siano cose realmente accadute nel 2018. Eppure, oltre a quelle scuole che hanno avuto la sfacciataggine di dirlo, ce ne sono molte che per pudore non lo scrivono, ma nella pratica rifiutano chiunque possa arrecare disturbo al proprio quieto vivere. Costringendo altri a diventare ghetti dove si accumulano un numero di situazioni di disagio difficili da gestire. Enti locali e uffici scolastici dovrebbero intervenire di più per evitare questo divario. E noi, dirigenti scolastici e insegnanti, dovremmo avere il coraggio di dire che la scuola eccellente non è quella che cura i sani e respinge i malati. E’ quella che accoglie e dà gli strumenti per ridurre le differenze sociali e offrire a tutti le stesse opportunità.