Condivido quanto detto da Laura Biancato ed altri colleghi su Concita De Gregorio, che con una frase infelice (“Draghi, un professore di Harvard che si trova a insegnare nell’Alberghiero di Massa Lubrense”) tradisce un atteggiamento radical chic sulla scuola, diffuso non solo in tra chi ha una cultura conservatrice, ma anche in una parte non piccola della cosiddetta area progressista.
In realtà, mentre alcuni politici e alcuni giornalisti francamente non danno proprio bella mostra di sé, la scuola continua a fare sommessamente il proprio lavoro. In questi giorni, come tutti gli anni, abbiamo ad esempio riattivato il “mercatino dei libri usati”, una piccola e semplice applicazione che consente di rivendere e acquistare libri a prezzi ridotti. Un modo per ridurre lo spreco di carta e per andare incontro a chi ha difficoltà economiche. Ma anche un segnale. Culturale, sociale, politico. Il mercatino è libero e aperto anche a studenti di altre scuole.