Nelle prossime settimane a Firenze si entrerà nel vivo della campagna elettorale. Ancora però non sono chiari né gli schieramenti né i candidati a sindaco. A sinistra, a destra e tra i Cinquestelle si percepiscono rumori di lotte intestine e le ripercussioni delle polemiche nazionali. Sarebbe però auspicabile che dalla civile Firenze arrivasse un segnale nuovo. Innanzitutto uno sforzo di unità da parte di chi condivide valori comuni. E poi un confronto corretto sulle diverse idee di città, che eviti le solite strumentalizzazioni politiche e le risse tipiche dei talk show televisivi. Risparmiateci i dibattiti tra chi dice che va tutto bene e chi sostiene che non funziona nulla. Rimaniamo sui contenuti. Che non sono solo l’aeroporto e l’inceneritore, come è sembrato in questi anni.  Parliamo anche di scuole e di ospedali, di viabilità e di turismo, di cultura, di diritti civili, di politiche sociali. E poi magari ascoltiamo il punto di vista dei ragazzi. Il loro sguardo sul futuro potrebbe raccontarci cose che noi adulti non siamo più capaci di vedere.