Sono fra quelli che hanno la fortuna di fare il lavoro che desiderano. Non siamo tanti. Non siamo tanti ad avere uno stipendio buono. Non siamo tanti ad essere pagati per attività gratificanti. Non siamo tanti a poter prendere decisioni autonome. Non siamo tanti a non “ammazzarsi” di fatica fisica. In un giorno come questo, dovremmo ricordarcelo. Perché molti invece sono senza lavoro o con un lavoro sbagliato. Sfruttati, con stipendi indecorosi in un mondo sempre più caro. Per non parlare di quelli che sul lavoro hanno incidenti gravi o ci rimettono la vita.
Chi ha responsabilità del lavoro degli altri, come i dirigenti pubblici e privati, dovrebbe prendersi cura dei dipendenti, cosa che purtroppo non avviene frequentemente. Per prendersi cura, ci sono mille modi. Organizzare i servizi, i tempi, i carichi di lavoro in sicurezza, tenendo conto delle esigenze dei singoli. Agire per migliorare l’ambiente e le relazioni. Rispettare le persone, evitando abusi di potere e maltrattamenti, così diffusi, spesso in modi invisibili, nella società e nella scuola. Ognuno dovrebbe interrogarsi su quello che fa (e che non fa) tutti i giorni per creare condizioni dignitose a chi lavora con lui.
Per noi della scuola, c’è un altro tema. Nonostante l’alternanza scuola/lavoro, che adesso si chiama PCTO, non promuoviamo davvero una cultura del lavoro. Gli studenti in genere non conoscono i doveri e i diritti che contraddistinguono i diversi contesti lavorativi. Non sanno come si cerca un impiego, come si affronta un colloquio, come si sta in un posto di lavoro, come si tutelano i propri interessi. Nella maggioranza dei licei, d’altra parte, non è nemmeno previsto l’insegnamento delle discipline giuridiche.
La responsabilità, alla fine, è di noi adulti. Famiglie e scuole, innanzitutto. Oggi è giusto festeggiare e celebrare il lavoro. Ma da domani ragioniamo sulle nostre azioni. Su come aiutare i nostri figli e i nostri studenti a fare in modo che l’espressione “il lavoro nobilita l’uomo” non rimanga solo una frase fatta e un po’ ipocrita.
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