La situazione politica di queste settimane racconta molte cose. Una, su tutte. Che oggi molti politici non sanno confrontarsi in modo civile e rispettoso. Ma forse non è solo responsabilità loro. E’ anche responsabilità nostra, di noi che facciamo scuola. Perché evidentemente non insegniamo abbastanza a dialogare ed esprimere in modo corretto le proprie ragioni. Ma qualcosa si muove. In alcune scuole si tengono corsi di mediazione rivolti a studenti, insegnanti e genitori, che offrono strumenti per la risoluzione dei conflitti. In altre si svolgono campionati di dialettica, nei quali, con l’aiuto di un esperto, si impara a formulare argomentazioni efficaci a sostegno di una tesi. Sono solo due esempi, ma ce ne sono molti altri. E’ ormai indispensabile che la scuola si faccia carico di “insegnare la democrazia”, affinché i nostri ragazzi sappiano essere cittadini consapevoli di una società plurale e pluralista. E magari possano diventare un giorno politici capaci di apprezzare la diversità e di trovare terreni di intesa tra punti di vista differenti.